La necessità di trovare soluzioni alternative, per quanto concerne lo smaltimento di rifiuti, rimane di primaria importanza per la tutela dell’ambiente.
A questo proposito, si è ampiamente diffuso il concetto di economia circolare, un nuovo modello socioeconomico che volge verso il concetto di sostenibilità, cercando di mantenere in modo continuo e duraturo il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse, riducendo al minimo la produzione di rifiuti. In questo nuovo scenario economico sono considerati tutti i settori produttivi, dalle industrie alle realtà artigiane, che devono necessariamente convergere verso due ideali principali: riciclo dei rifiuti e utilizzo di nuove materie ecosostenibili. Le strade che sono state tracciate sono numerose e riguardano differenti campi d’azione. Attualmente, il concetto di biomateriale sta prendendo sempre più forma, grazie alla crescente presa di coscienza che riguarda il riutilizzo di prodotti biologici, alghe e funghi su tutti. L’economia circolare, come anticipato precedentemente, ha rafforzato ulteriormente questo concetto, impiegando le sue basi in differenti campi: dall’edilizia, dove si sta sempre più diffondendo il recupero dei materiali di scarto, passando per l’abbigliamento, che sta dando nuova vita a materiali destinati alla discarica, investendoli nuovamente nella catena produttiva. In questa direzione i sistemi di smaltimento e le tecnologie di riciclaggio stanno facendo passi da gigante. Come si può comprendere un ‘sistema integrato di gestione dei rifiuti’ è un insieme complesso dove, a seconda dei materiali da gestire, sono definite apposite filiere e strutture industriali complesse; sulla base di questi principi, quindi, appare evidente l’irrinunciabilità degli impianti anche se spesso non sono benvoluti dai cittadini, per via delle ovvie difficoltà logistiche che si trovano ad affrontare. Per favorire un migliore approccio a questo modello, è fondamentale promuovere un riutilizzo di materiali preesistenti, affidandosi a dei processi di smaltimento che consentono di recuperare il materiale di nuovo.
Tra i nuovi materiali sostenibili più in auge troviamo il Plasma Rock, un composto molto resistente che nasce proprio dal riciclo dell’immondizia. Frutto di un processo di produzione particolarmente complicato, che passa attraverso differenti fasi, in cui il materiale viene inizialmente sublimato, poi lasciato raffreddare al fine di ottenere un composto roccioso, solido, compatto e decisamente resistente. Le lavorazioni a cui viene sottoposto lo rendono atossico, pulito e sostenibile, di gran lunga differente rispetto al punto di partenza.
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